Il lago di Massaciuccoli

Il Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, all'interno del quale si trova il lago di Massaciuccoli, si estende sulla fascia costiera delle province di Pisa e Lucca interessando i comuni di Pisa, San Giuliano Terme, Vecchiano, Massarosa e Viareggio.
Istituito con legge regionale toscana nel dicembre 1979, la sua superficie totale è di 23.000 ettari circa, e dalla periferia di Viareggio arriva al canale Scolmatore, posto proprio al confine tra le province di Pisa e Livorno. All’interno, contrapposte alla costa tirrenica, sono le sponde del lago di Massaciuccoli a segnarne i limiti a nord-est, lungo le pendici del monte Quiesa, mentre nella sua parte meridionale è la Tenuta di Coltano ad estendere i suoi confini a 10,5 Km dalla costa.

Recentemente, con la risoluzione n. 16 del 15 Giugno 2005, il parco è stato insignito, dal Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa, del Diploma Europeo delle Aree Protette, in considerazione dell'eccezionale patrimonio che è chiamato a proteggere; affiancandosi questo riconoscimento a quello di Riserva della Biosfera, precedentemente concesso dall'Unesco allo stesso territorio del parco ampliato ai centri abitati di Marina di Pisa e Tirrenia, nonché alle zone agricole, industriali o turistiche, che lo circondano.

Il lago di Massaciuccoli è parte di una delle più importanti zone umide del bacino mediterraneo. È incluso nelle “Aree umide italiane di importanza internazionale” ai sensi della Convenzione RAMSAR e tra le “Zone a protezione speciale” (ZPS) ai sensi della direttiva n.79/409/CEE riguardante la tutela degli uccelli selvatici in Europa, nonché tra i “Siti di importanza regionale” (SIR) ai sensi della direttiva CEE 43/1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e semi naturali della flora e della fauna selvatica. 

Occupa la parte meridionale della pianura versiliese, arrivando a incontrare a sud la bonifica di Vecchiano; stretto a est dalle colline del comune di Massarosa e dalle prime propaggini di quelle d'Oltreserchio; a ovest dai diversi e variegati ambienti che qui vanno a formare il litorale e la costa del comune di Viareggio. A nord è la campagna massarosese con le sue nuove aree artigianali a segnarne il confine. La sua superficie è di 700 ettari, circondata da una zona palustre di circa 1300 ettari formata in gran parte di canneti e più modeste aree di falasco attraversati da canali che si aprono all'improvviso in più ampie superfici, tra le quali incontriamo i chiari, specchi d'acqua bassa e artificiali essenziali alla vita della fauna del lago. 

Principale immissario è il canale Barra, che ha la funzione di drenaggio delle acque della bonifica di Vecchiano e di quella di Massaciuccoli. È pure apportatore di acque provenienti dal fiume Serchio dal quale vengono prelevate meccanicamente, durante la stagione estiva quando la superficie del lago scende anche di 45 centimetri a causa delle scarse precipitazioni e del suo utilizzo a fini irrigui. Il canale emissario è il Burlamacca che attraverso la campagna e i canali del porto di Viareggio lo collega al mare. A volte e sempre nel periodo estivo quando il livello del lago cala di parecchi centimetri questo stesso canale si fa immissario d'acque marine, fatto che ha creato non pochi problemi alla vita dell'ambiente lacustre, a cui si è cercato riparo con la costruzione di un sistema, il cui nome risale all'originario ideatore Leonardo da Vinci, e detto "porte vinciane". 

Consiste in una serie di chiuse ancorate su robusti pilastri che si aprono utilizzando la sola forza delle acque quando durante la bassa marea, o in normali condizioni d'uso, queste prendono a scendere verso il mare permettendone lo scolo. In caso di alta marea o altre particolari situazioni la forza dell’acqua che dal mare sale, se non controbilanciata da una pari spinta delle acque in uscita, serve a richiudere quelle stesse porte o chiuse, evitandone così l'ingresso tra le acque dolci. Il loro funzionamento, nel nostro caso, è però stato subito problematico, tanto che spesso si parla di una loro ristrutturazione. 

Arturo Lini, da Il lago di Massaciuccoli e le terre umide, A. Lini - A. Pelosini, Caleidoscopio, Massarosa, 2008.