Un autentico museo vivente

«Nostalgia di un passato per certi versi irripetibile, che ha per epicentro il lago di Massaciuccoli e diramazioni, poi, in quel di Viareggio. Canneti bruni, che covano il fuoco dell’estate, canneti d’oro e di ruggine che rendono festose le giornate grigie, felici anche sotto la tramontana, canneti neri — a lutto — che mormorano preghiere nel buio delle notti precoci». Pietro Annigoni, Diario 1946-1969, a cura di Giovanni Arcidiacono, Firenze 1971.

Adagiato nella parte meridionale della Versilia geografica tra le province di Lucca e Pisa, il lago di Massaciuccoli è un indimenticabile incontro con il paesaggio e la natura. Un autentico museo vivente dove la vita, i suoi ritmi e le sue manifestazioni, sono ferme a un tempo antico e lontano, su cui basta posare gli occhi per ritrovarne architetture e disegni ai quali avvicinarsi come a un libro infinito.

 

Navigando tra ambienti sempre diversi: a volte affollati da branchi di uccelli nei loro frenetici e apparentemente rissosi voli per un posto su cui appollaiarsi, a volte abitati da qualche solitario esemplare assorto nelle sue meditazioni. Attraverso zone e angoli sospesi in un assoluto silenzio, interrotto dall'alzarsi in volo di un animale spaventato dalla nostra presenza, o sorpresi dall'improvviso apparire alla vista di un chiaro brulicante e animato di vita.

 


 Lago di Massaciuccoli, un capanno da pesca

Dove anche gli interventi dell'uomo, nella loro secolare storia, mutano secondo la riva alla quale ci avviciniamo: come è per i capanni da pesca e le bilance: ampie e spaziose, a volte quasi ambienti da villeggiatura nella zona massarosese e invece più contenute, funzionali quanto basta all'esercizio della pesca, quelle sulla sponda delle campagna di Vecchiano.

Nella soffusa luce che viene dal paesaggio intorno, dalle colline trapuntate di boschi e oliveti, o quella più distante della catena delle Apuane nelle sue cime linde e nette contro il cielo. Nel colore delle acque, dei canneti, dei falaschi, ravvivati dalle macchie dei fiori. Incanto che ci accompagna navigando tra i canali e gli specchi d'acqua; nel silenzio che si fa spazio per tante voci della natura che ora sorgono, intorno e dentro di noi.  


 Lago di Massaciuccoli, realizzazione grafica di Amerigo Pelosini

 

Da "Il lago di Massaciuccoli e le terre umide", testi di Arturo Lini, fotografie di Amerigo Pelosini, Caleidoscopio editore, Massarosa (LU), 2008. Vietata ogni riproduzione, distribuzione o altro uso, del testo e delle foto, salvo il diritto di citazione.